L'atmosfera a tavola per qualche minuto risentì della situazione.
Polos cercò di distrarre tutti da quel senso di inquietudine parlando perlopiù del clima.
"Su quest'isola" disse tra un bocconte e l'altro "il clima è a tratti insopportabile. Non lo dico per l'afa o i temporali brevi, imprivvisi e devastanti..." bevendo "... mi riferisco all'umidità. Io ho viaggiato in ogni latitudine, battendo tutte le rotte sui mari conosciuti, ma vi assicuro che non ho mai visto una simile umidità. Ogni oggetto di metallo, soprattutto le armi, tendono ad arrugginirsi quasi subito."
"Si, verissimo." Annuì Ludwing, cercando di dar man forte a Polos.
"In realtà" intervenne Stainer "è un luogo insopportabile e nessun uomo civile dovrebbe viverci." Masticando il cibo con una certa foga.
"Eppure Nova ci vive beissimo, vero?" Barber alla ragazza dalla pelle bianchissima che stava in piedi, in un angolo del capanno, ad osservare i presenti.
"Si, professore." Rispose lei con la sua voce senza intonazione.
"Cosa ne farete di quel tipo?" Elv ad un certo punto, riferendosi a Best.
"Cosa intende?" Barber,
"Ha capito bene." Fissandolo Elv.
"Se allude a ripercussioni, beh, si sbaglia di grosso." Fece Stainer. "Non siamo assassini noi. E comunque il signor Best non potrà certo andarein giro a riferire al mondo cosa facciamo qui. Quest'isola è una prigione perfetta."
"Sta dicendo che siamo prigionieri?" Elv, stringendo la mano di Gwen nella sua.
"Lo siamo tutti qui." Barber a lui.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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