Era normale, per me, ignorare quasi tutti i miei dipendenti. E ne avevo tutte le ragioni, se posso essere onesta. Ben pochi di loro riuscivano a superare i tre mesi di contratto iniziale, ancora meno riuscivano ad ottenere un posto fisso in quella che consideravo ‘la mia Famiglia’.
Girai per l’Afterlife verificando che tutto fosse in ordine fin quando Morrison, uno dei buttafuori, non mi avvicinò per informarmi dell’arrivo del Capo.
Alle sue parole, il mio volto rimase impassibile ma dentro di me provai un moto di repulsione.
“Grazie, Morrison.” dissi per poi poggiargli una mano sul petto “Assicurati che nessuno faccia casino.” mi raccomandai per poi dirigermi alla sala del Black Jack, il passo elegante e la postura retta.
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