Dovetti rimettere la mia maschera, ma portai con me lo specchio, così da poter tornare me stessa col favore delle tenebre.
Non volevo che Regna mettesse mano nei miei affari.
Scelsi un abito succinto, dorato di paiettes, che lei adorava.
Dopotutto era magra e slanciata, se lo poteva permettere.
Mi vestii mi preparai e scesi di sotto.
"Su, Jamos, è tardi, è pronta la macchina?" ordinai.