Altea entrò e nella penombra del salottino intravide una figura al piano.
Le note di quella melodia sembravano la corsa indomita di 2 stalloni.
Galloppavano ora veloc, poi più cadenzati, come se attraversassero vallate e scalasero montagne.
Così quelle note ora accarezzavano con la bellezza del loro tono, ora inve fuggivano via triste ed inquiete.
I lunghi capelli neri ondeggiavano e pendevano sulle spalle larghe e ben fatte di quell'uomo al pianoforte.
Lo riconobbe: era il nobile Lennox.
Elv annu a Gwen ed aspettò fuori.
"Questi è" disse Ludwing alla ragazza quando la porta scorrevole si chiuse dietro di lei "il professor Afhel."Poi presentò lei a lui.
"Molto lieto, dottoressa Gwen." L'uomo dando la mano a Gwen in segno di saluto.
"Il professor Afhel ha gli stessi nostri interessi, dottoressa." Ludwing a Gwen. "Anche lui lavora da anni sull'intelligenza artificiale, cercando di comprendere come rendere sempre più umane le macchine."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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