Aveva un sorriso strano, difficile da descrivere.
Non pensavo che fosse fisicamente possibile crearne uno simile e mi chiesi se fosse l'intento principale di Betix renderla tale.
Roteai gli occhi con sconsolato fastidio, quando mi sfiorò il viso, prima che andasse via.
Decisamente troppo anarchica, pe runa macchina.
Non seppi ciò che stava facendo, finché non sentii le urla strazianti di Betix.
Non mi ci volle molto per capire, mentre stavo freddato sulla poltrona.
In quel momento, mi domandai se avessi fatto la cosa giusta.
Se Betix fosse davvero lo psicopatico che meritava quella fine, o se fosse in realtà Justine da cui guardarsi, anche se quello l'avrei fatto comunque.
Tuttavia, ormai era tardi per la prima opzione.
Non volevo nemmeno immaginare la scena che doveva essersi consumata poche stanze lontano da qui, ma dovevo sforzarmi di rimanere lucida, se volevo proseguire.
E dovevo farlo, non era più possibile tornare indietro, adesso.
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