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Vecchio 15-05-2010, 23.11.52   #676
elisabeth
Cittadino di Camelot
 
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Accettai le sue parole, la mia sofferenza ormai era la mia unica compagna, mai mi sarei pentita dell’ Amore che portavo dentro di me, esso sarebbe stato unico e puro…….mi rifugiai tra le sue braccia…mentre lacrime di solitudine cominciarono a solcarmi il volto. Il vento fuori era imperioso, voleva essere ascoltato …..lamenti e gemiti…dolore e struggimento….<< Sentite anche voi Padre ?...devo andar via da qui, mi stanno chiamando sono anime confuse, la loro supplica mi arriva dal vento, e io devo obbedire alle forze della natura…..Vi prego di voltarvi, in modo che io possa vestirmi…..>>……così tolsi la giubba e ciò che rimaneva del pantalone, presi il lenzuolo e me lo avvolsi intorno al corpo con piccoli e sapienti movimenti che avevo imparato durante i primi tempi, quando andavo al Tempio, adesso avevo la mia clamide bianca, rimasi a piedi nudi, sarei stata così a contatto con la terra, dalla finestra il tempo sembrava rispecchiare la mia agitazione….presi solo la spada << Padre io sono pronta, vi devo la vita…….ma la cosa più bella che mi avete dato e’ stato il vostro calore umano….mi avete confortata e non potrò mai dimenticarlo… >>……..Baciai sulla guancia Padre Servius e uscii a malincuore da quella casa…..Mi investì un forte Vento il suo sibilo portava l’accorato lamento di anime disperate……venni sospinta come da una mano sconosciuta, a scegliere un sentiero ai cui lati sorgeva un bosco, la strada era lastricata da grandi pietre sconnesse , intorno fili d’erba……l’aria era fredda, ma continuai ad andare avanti sino a quando un cimitero non apparve alla mia vista, croci celtiche e lapidi di pietra grigia, si ergevano silenziose……tra quelle tombe un altare ….una grande lastra di pietra poggiava su due basamenti della stessa pietra……mi avvicinai all’altare, ed ebbi reminiscenze del culto alla dea madre……alzai le mani al cielo, la spada sembrava attirasse le forze che ruotavano nel vento..<< Madre tu che tutto vedi e che tutto puoi, tu che sei l’unione tra la terra e la volta celeste…..tu che conosci la miseria umana, placa questi lamenti, perche’ coloro che soffrono possano trovare la pace …......e proteggi me che possa raggiungere mia Sorella…..>> .Un vortice partì dai miei piedi, sino ad avvolgere il mio corpo, fui tra le braccia del vento……dopo poco, con infinita dolcezza…mi depose in un bosco……udii soltanto , l’ululato di un lupo…e il rintocco di una campana….
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