Gli occhi azzurri di lui erano in quelli verdi di lei.
Altea aveva la mano di Lennoxnella sua, in un contatto già intimo, confidenziale, simile ad un sotile filo rosso che forse univa i loro animi da tempo.
Un tempo lontano da quello che gli uomini hanno imparato a contare in anni e secoli.
"Si, per me lei è Ginevra, la mia regina..." disse con tono basso e caldo lui, con quell'accento straniero che rendeva il tutto romanzesco e misterioso.
Trascorse un lungo istanti, carico di pagine ingiallite di antichi canti e posie, ossia la materia che da sempre anima i grandi Amori.
"E' un anello a testa di lupo..." lui guardando l'anello di cui Altea aveva chiesto "... appartiene da secoli alla mia famiglia, milady Altea... le piace?" Restando con la mano in quelli della dama.
In quel momento qualcuno bussò e poi entrò.
"Permesso, madame..." entrando claretta con del te e un'altra fetta dipastiera per l'ospite dellapadrona di casa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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