Ludwing guardò Gwen, ascoltando il suo sarcasmo.
"Dimmi, Justine..." disse Afhel all'androide "... perchè dici di preferire Lilith ad Eva?"
"Perchè Eva era una semplice donna, nata da una costola di fango." Rispose Justine. "Lilith invece era nata dal fuoco e valeva più di qualsiasi altra donna o uomo."
Altea quando andò verso la porta sentiva lo sguardo azzurro e caldo di Lennox su di lei.
Uno sguardo che forse conosceva solo le selvagge e romantiche leggi dei Carpazi e delle passioni libere, ignaro invece delle regole morali ed etiche dei salotti, dei finti ed infelici matrimoni e dei giorni tutti uguali e senza slancio.
"Forse lei vorrà stare da sola con suo fratello, milady." Disse Lennox. "Mi ritirerò, così potrà godersi la compagnia di suo fratello." Le si avvicinò e le baciò la mano, con le sue labbra leggere ma calde.
La guardò ancora negli occhi.
"Vostro schiavo e vostro cavaliere, milady Altea." Sussurrò, per poi uscire dal salottino.
Pochi minuti dopo ed arrivò suo fratello, insieme alla piccola Crezia, sua figlia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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