"Si, potrebbe essere..." disse Elv illuminato dall'idea di Gwen "... ma certo!" Annuì. "Vediamo se riusciamo ad annagrammare questa frase..."
La porta si aprì ed apparve Lord Lennox.
Era vestito con stretti pantaloni in pelle, stivali ed una camicia di seta bianchissima.
La maschera sul suo viso ora era scura, adornata di perline indiane e faceva risaltare ancor più i suoi occhi azzurri e principeschi.
Salutò Simon con un cenno del capo e poi ascoltò Altea.
Si voltò allora verso la bambina.
"Sai" disse inginocchiandosi per guardarle il viso da vicino "che in questo palazzo c'è un bellissimo giardino?"
"Si, ci gioco spesso quando vengo da zia Altea!" Sorrise Crezia.
"Ed al centro vi è un robusto albero." Lennox. "Si tratta di un noce, il cui legno è pregiato ed i cui i frutti ritenuti magici."
"Ohhh... davvero?" Meravigliata la piccola.
"Si..." lui alla bambina, per poi chiudere il pugno e soffiarci sopra "... e se nasconderai questa nel terreno ai piedi del noce" aprendo la mano e ostrandole una moneta d'ora con l'immagine di un leone che stringeva una rosa "... poi ne troverai molte altre, come fossero fiori appena sbocciati." Dandole la moneta.
"Si!" Tutta raggiante la piccola. "Grazie, signore!" Diede un bacetto sulla guancia al nobile dei Carpazi e corse felice in giardino.
"Meglio non parlare di queste cose davanti ad una babina." Alzandosi Lennox e guardando Altea e Simon.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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