Tra indignazione e rabbia Gwen colpì Ludwing con uno schiaffo, per poi dirigersi verso la porta per uscire.
Ma lui con un balzò lasciò il letto, la raggiunse e la bloccò.
La mise contro il muro cercando di baciarla, mentre con le mani le strappava via i bottoni della camicetta, scoprendo il reggiseno.
La ragazza si sentiva immobilizzata contro la parete, con Ludwing che le infilava una mano fra le cosce, fino a raggiungere le sue mutandine.
In quei momenti concitati intride gli occhi di Ludwing.
Non erano più gli stessi.
Erano terrificati, non umani, diabolici.
Si svegliò di colpo.
Era sudata ed agitata.
Dopo un istante si accorse che il cellulare squillava.
Intanto il ricordo di quegli occhi era ancora vivo in Gwen.