Elisabeth si risvegliò in quel bosco.
Tutto era immobile.
Il vento, che attraversava l'isola appena abbandonata, ora sembrava essere scomparso.
Ad un tratto però, quasi a destare quella statica atmosfera, si udì il lacerante ululato di un lupo.
E dopo alcuni istanti non si udì più nulla.
Elisabeth allora si accorse di una sagoma lontana: era Toraus che scuoiava il corpo senza vita di un lupo.
"Dannata bestiaccia!" Disse ad alta voce. "Continui a sfuggirmi... ma ti troverò... a costo di dover uccidere tutti i lupi di questa selva!"
Intanto, Guisgard ed il suo lupo continuavano a vagare nella selva.
Giunsero così ad una piccola casa di pietra.
Qui vi era una coppia di vecchi contadini.
"Salute, brava gemte!" Disse Guisgard. "E' possibile avere dell'acqua per me ed il mio lupo?"
"Bontà divina!" Esclamò la vecchia donna. "C'è un lupo!"
"Non agitatevi, buona donna." Disse Guisgard. "Non è pericoloso!"
"Curioso compagno di viaggio, il vostro lupo!" Intervenne il vecchio.
"E' una femmina, non un maschio." Rispose Guisgard.
"Ha anche un nome?" Chiese ancora il vecchio.
Guisgard ebbe un attimo di esitazione e sentì una profonda tristezza salirgli dal cuore.
"Cara..." disse il vecchio a sua moglie, appena lesse quell'espressione sul volto del cavaliere "... ho appena munto le capre... offriamo del latte al nostro ospite ed alla sua compagna di viaggio."
Così, i due vecchi coniugi servirono del buon latte ai loro ospiti.
"Cosa vi affligge, cavaliere?" Chiese il vecchio.
"Devo fare una cosa, ma ho troppo poco tempo..."
"Eh già... comprendo..." rispose il vecchio "... l'uomo tenta da sempre di dominare il tempo... ma egli ignora che esistono due essenze del tempo... quello degli uomini e quello assoluto..."
"A volte vorrei avere con me il mio vecchio maestro..." disse Guisgard "... per sapere cosa fare in una situazione come questa..."
"E' grave, ragazzo mio?" Chiese il vecchio.
"Si..." rispose Guisgard, mentre fissava il lupo.
"Allora forse il vostro problema non è il tempo... ma la morte!"
Guisgard lo fissò.
"Forse solo l'oracolo può aiutarvi..."
"L'oracolo?" Ripetè Guisgard.
"Si, si trova al di là del bosco. Li forse troverete la risposta che cercate."
"Indicatemi la strada, vi prego!"
"Si, ma badate che non potrete condurre con voi il vostro lupo. Gli animali non sono ammessi in quel luogo."
"Impossibile, non posso lasciare da solo il mio lupo!"
"E' la legge."
"Condurrò con me il lupo" disse Guisgard "fino a dove sarà possibile. Poi lo nasconderò in qualche posto."
"E sia..." rispose il vecchio "... seguite quel sentiero seminascosto dalla vegetazione... seguitelo sempre, senza esitare mai... mai..."
Guisgard ringraziò i due anziani e partì, con il lupo, verso l'oracolo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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