Oxio sorrise a Gwen.
"Null'altro, dottoressa." Disse. "Come immaginavo..." indicando poi Justine stesa sul lttino e con molti dei suoi circuiti aperti "... questo androide fabbricato a Uaarania è stato manomesso qui ad Afragolopolis."
"Manomesso?" Ripetè stupito Ludwing, mentre Aryana vagava per il labortorio, indugiando poi con lo sguado su Justine.
"Esatto, dottore." Annuì Oxio. "Manomesso da una tecnologia ed una mente di cui ignoravo l'esistenza. Qualcuno di geniale e talentuoso, capace non solo di forzare i sistemi mnemonici dei nostri androidi, ma anche di inserire una quantità di dati in realtà troppo complessi o comunque sconosciuti alla capacità di assorbimento e concezione di cui sono muniti i nostri androidi."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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