Justine ora appariva normale, con tutte le sue funzioni attive e operative.
Insomma era tornata l'androide che ci si aspettava che fosse.
Ad un tratto le porte scorrevoli del laboratorio si aprirono ed entrò qualcuno.
Era Elv.
"Salve a tutti." Disse col suo solito sorriso a metà tra il burlone e l'impertinente.
"Come era nei nostri patti" Oxio a Gwen "ecco il suo investigatore, dottoressa. Lei ha ben lavorato per me ed io mantengo sempre la parola data. A chi la merita." Fissandola.
"Interessante!" Divertito Elv. "Qualcuno qui ha preso a cuore la mia causa!" Facendo l'occhiolino a Gwen.
"Madama, quella valigetta è per noi molto importante" disse uno dei 2 a Regna "e non solo per noi. Molti vorrebbero metterci le mani su, arrivando a compiere qualunque azione pur di averla." Con tono ambiguo e cupo. "Le lascio il nostro biglietto da visita. Ci chiami appena sa qualcosa. Arriverderci." E andarono via.
"Attenta a non provocarmi, capo." Disse divertito Save a Queennie. "Io conosco tutti i trucchi e le scorciatoie per giungere alla mente di una ragazza. E la strada che unisce cervello e cuore non è poi così lontana." Avvicinandosi e facendole l'occhiolino.