"Si, l'idea che possa essere stato fatto per sbargo non è da scartare." Disse Elv.
"Lo escluderei." Sentenziò Belven.
"Forse gli androidi vengono usati per stare al passo coi tempi." Sarcastico Elv.
"O magari..." Belven fissando Gwen e l'investigatore "... usano gli androidi simboleggiando una sorta di possessione... intendo dire, ne manomettono le funzioni per spingerli a simili gesti blasfemi, come un indiavolato..." pensieroso.
"E se avesse ragione?" Sottovoce Elv a Gwen. "Se manomettendo Justine abbiano voluto renderla come una persona posseduta? Dopotutto un androide che parla di Lilith io non l'ho mai visto, neppure nei cartoni animati da piccolo..."
Altea arrivò col suo cavallo al castello.
Era come incantato, ricoperto in buona parte da rampicanti, con sterpi e rovi che crescevano ovunque ed il sibilo vago del vento che soffiando nelle antiche murature pareva diffondere un lento lamento.
Ad un tratto sentì un calpestio.
Poi dal giardino, ormai incolto, apparve qualcosa.
Era un animale, un cane, anzi no, un lupo.
E la fissava.