Sorrisi sinceramente divertita, gli occhi incatenati a quelli del professore.
Lo lascia parlare - o, per meglio dire, tentare di formulare un discorso - mentre presi a far dondolare la gamba.
Mi stava guardando, era evidente. Così come era evidente che non sapesse gestire la situazione.
“La facoltà di Teologia…” ripetei spostando gli occhi in un punto imprecisato della stanza “Potrebbe avere ragione. Non dovrebbe essere troppo difficile, trovare la cappella del cortile.” constatai per poi alzarmi e avvicinarmi all’uomo “La ringrazio molto per il suo aiuto.” pronuncia con sincerità “Ah e comunque, può guardarmi tutto il tempo che vuole. Non mi da fastidio.” dissi per poi regalargli un sorriso malizioso.
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