Guisgard era alla nicchia ed aveva davanti a sè quei due giovani.
"Cosa devo fare?" Chiese Guisgard, appoggiandosi ad una delle colonne che reggevano la nicchia.
"Questa battaglia non è la tua" rispose il giovane "e nessuna tua azione influenzerà questa vicenda. Ognuno è libero di scegliere la propria vita... l'uomo è artefice del suo destino."
"Il Doloroso Amore è innaturale..." intervenne la ragazza "... ed è destinato a perire, cavaliere. Ma occorre vincere le proprie paure per dissolvere il suo terribile incanto."
"Ma se non giungessi all'oracolo" disse Guisgard "Polgara resterebbe per sempre un lupo."
"E cosa cambierebbe? Siete comunque troppo diversi, troppo lontani. L'amore non è eterno, non è immutabile. E' l'uomo che si è eretto sciocche leggi per vincolarsi e negare a se stesso la libertà. Torna dunque indietro e goditi la tua vita... altrettanto farà Polgara. All'oracolo non troverai nessuna risposta." Rispose il ragazzo.
"Non è diversità..." intervenne la ragazza "... non siete diversi, ma fatti per completarvi a vicenda. Tu hai ciò che manca a lei... come ella possiede ciò che completa te. Ma, come ogni cosa, anche la felicità va conquistata... e la risposta la troverai solo nell'oracolo."
Guisgard fissò la ragazza e chiese:
"Dove si trova l'oracolo?"
"Va oltre questa nicchia e giungerai alla fine di questo sentiero... lì troverai l'oracolo."
Udito questo, Guisgard si incamminò verso la fine del sentiero.
E proprio mentre il cavaliere lasciò la nicchia, Polgara udì un dolce fischio che la chiamava.
Proveniva da alcuni cespugli.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|