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Vecchio 17-08-2021, 16.14.32   #12506
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La canna della pistola era semprepuntata contro Cristian, il quale fissava Queennie diritto negli occhi, come se non temesse la morte.
"Perchè loro sanno che sono uno dei pochissimi a conoscere la loro esistenza..." disse "... perciò mi vogliono morto. E morti vorranno tutti coloro che hanno avuto a che fare con me. Temono che i loro piani possano essere scoperti. Ti sembra così difficile capirlo? A me pare un discorso molto logico. Vuoi uccidermi, Queennie? Ok, fallo pure. Ma tanto ormai sanno che sei mia amica e non correranno il rischio di tenerti in vita. Solo se restiamo uniti possiamo trovare il modo per fermarli..."





"Beh, ora prenditi qualche ora di trgua e non pensare più a nulla." Disse Elv guidando. "Dopotutto quei rottami sono stati a lungo in quel castello, quindi un giorno in più o meno cambierà poco, no?" A Gwen.
L'auto attraversava la soleggiata e calda brughiera, avvolta in un verde splendente simile ad un rubino saltato fuori da un vecchio film di pirati.
In lontananza i resti di vecchie dimore signorili, di qualche antica torre e il profilo silenzioso di una chiesetta davano un che di incantato a quel paesaggio che tante leggende aeva nutrito sin dai tempi più antichi.
L'auto infine raggiunse la città, così sfacciatamente distante dall'ambiente bucolico e selvaggio appena lasciato dai 2.
Non che Afragolopolis fosse meno misteriosa della sua brughiera.
Entrambe infatti potevao vantare mostri e demoni, sebbene quelli della brughiera avessero ancora l'immutato fascino dei romanzi gotici e delle tradizionali ballate di contadini.
I mostri e i demoni di Afragolopolis invece avevano i tratti tipici di quelli reali, perciò mai animati dalla nobile vendetta, ma solo dall'odio implacabile che solo gli uomini potevano e sapevano covare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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