Altea lasciò la tettoia e raggiunse lo sceriffo Goz sotto la pioggia battente.
L'uomo era indaffato a dare ordini ai suoi uomini e ad inverire contro la cattiva sorte per la fuga improvvisa dello zingaro.
"Madama..." disse accorgendosi di lei "... cosa fate sotto questo temporale?" Fissandola tutta zuppa nel suo abito elegante e mondano. "Cosa vi importa di quello zingaro? Andate a ripararvi!"
In quel momento uno dei suoi uomini gli consegnò un biglietto ripiegato.
"Abbiamo ritrovato il carretto e a borso non c'era più nessuno, sceriffo..." il soldato "... dentro abbiamo trovato questo biglietto chiuso."
"Grazie, damigella." Disse lui con un sorriso. "Permettetemi però di sdebitarmi. Il capitano che mi ha condotto a Suession mi ha parlato dei vostri libri e immagino siete non solo un'esperta, ma un'estimatrice. Allora consentitimi di farvi un dono, come ringraziamento per la vostra ospitalità." Aprì la borsa in pelle che aveva con sè e tirò fuori un libro dalla copertina scura, consumata dall'umidità e dai tarli. Le pagine erano ingiallite e porose e tutto l'aspetto di quel grosso libro appariva venerabile. "Questo antichissimo manoscritto ha un valore inestimabile e molti monarchi europei, così come il Sultano Turco ed il gran Khan dei tartari, farebbero di tutto per possederlo. Tenetelo, renderà più preziosa la vostra bibiloteca, madamigella."