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Vecchio 07-09-2021, 18.00.01   #228
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
"Ma..." disse perplessa e preoccupata Costanza "... non sarà pericoloso, Altea? E' una locanda..."
Ma sua sorella non badò alle sue parole.
Così posarono i gioielli e cappellini nella carrozza ed entrarono in quel locale, sulla cui insegna c'era scritto: "Il riposo del nostromo".
Era questa formata da due ambienti, ossia un breve passamano e poi una stanza più larga, con vecchi pannelli di legno alle pareti, soffitto in calce ormai rovinato dall'umidità ed un paio di grossi lampadari guarniti da due larghe corone di candele ad illuminare la locanda.
Sui muri erano appesi diversi quadri, alcuni dei quali totalmente anneriti dal fumo, mentre altri appena più riconoscibili con le loro scene di caccia marina e vecchi velieri ai tropici.
I tavoli erano bassi e larghi, in buona quercia Afragolignonese, con boccali di birra e bicchieri di vino ovunque, immersi nel fumo e dalle risate di tutti i clienti di quel posto.
Alcuni giocavano a carte, altri ai dadi, altri ancora a freccette contro un cerchio rosso disegnato ad una delle pareti.
In mezzo a quella confusione non fu facile cercare il misterioso individuo armato e incappucciato.
Ma a farlo infine notare alle due nobili dame fu lo strascico di una donna volgare ed avvennente che si apprestava a lancire in aria una vecchia Nolea di rame.
"Chi la colpirà..." ridendo la donna "... avrà da bere per tutta la sera e... me per tutta la notte!"
Tutti esultarono nella taverna e risero forte.
Lei lanciò la Nolea in aria e molti cominciarono a sparare verso il soffitto, senza sfiorare mai la moneta.
Infatti a colpirla in pieno fu la pistola proprio del misterioso individuo.
"Centro perfetto, campione!" Esclamò la donna controllando la moneta. "Locandiere! Birra in quantità per questo cavaliere!" Gridò al bancone. "E poi una stanza in cui possa portarmi!" Con tono lascivo e volgare.
"Risparmia le tue grazie stasera..." fece l'uomo col cappuccio, abbozzando un sorriso visto la bocca era la sola parte del viso non coperta.
"Ma come, cavaliere?" Lei stupita. "Non mi vuoi? Che tipo di uomo sei?"
"Di quelli che piacciono alle donne come te." Divertito, per poi lanciarle una moneta.
Finì la sua birra ed uscì dalla locanda.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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