Un cielo cupo si era addensato sulla brughiera, mentre il vento era cessato di colpo.
L'Autunno appariva silenzioso e malinconico, quasi funereo nel grigiore di quel giorno.
Gwen stava passeggiando per il giardino con Lucidor, fra le betulle, le eriche, i gicinti e le viole.
Presto la natura si sarebbe rinnovata ed il verde, con tutti i colori estivi, sarebbero mutati nel giallognolo torpore fiabesco dell'Autunno.
Ma mentre i due passeggiavano ed il medico descriveva i fiori e le loro caratteristiche a Gwen, la ragazza notò qualcosa.
Dei segni sul collo di lui.
Erano dei graffi.
Simili, identici a quelli che lei aveva fatto ad Elv durante la notte mentre facevano l'Amore.
“O forse questo zingaro cercando di scappare è stato poi attaccato dai lupi.” Disse il capitano ad Altea. “Se ciò fosse vero allora sarebbe da rifiutare la tesi di una banda che aiuta i malviventi a scappare.”
Destresya si guardò intorno e vide solo vegetazione, sotto un cielo che minacciava pioggia.
In quel momento si accorse che poco distante, davanti a lei, c'era un castello nel bel mezzo del bosco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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