Visualizza messaggio singolo
Vecchio 14-02-2022, 23.49.39   #10510
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
E' il crepuscolo di un giorno speciale, ossia quello dedicato agli innamorati e messer Amore loro custode.
Ma chi, come me, conosce Amore sa bene che per lui tutti i giorni e tutte le notti sono dedicate al sentimento più grande del Creato e ai suoi protetti.
Ma in questo magico crepuscolo del giorno dormiente vi racconterò una vecchia storia, che in un pomeriggio di anni fa un aspirante cavaliere raccontò al suo amico maniscalco.
In questa storia un ragazzo, che aspirava a diventare cavaliere, partecipò a una giostra e quando, dopo averla vinta, si presentò a reclamare il suo premio, il borgomastro gli consegnò un ragazzino.
Era biondo, esile, dallo sguardo azzurro e il viso mesto.
Il borgomastro disse che il ragazzino era il suo nuovo servo.
Il giovane che sognava una spada, una corazza e un cavallo si ritrovò invece con un servo bambino.
Se lo portò a casa, lo sfamò e il piccolo gli raccontò la sua storia.
Era diventato povero quando suo Padre, per impartirgli una lezione, lo mandò via di casa con lo scopo di servire l'ultimo dei cavalieri.
Un compito perciò ingrato, ma che avrebbe dovuto insegnare molto al ragazzino.
Il giovane, in verità, ci restò male, visto che a conti fatti era lui a essere l'ultimo dei cavalieri.
Così, da quel giorno, per un anno intero, il giovane lavoro i campi della sua piccola casetta, aiutato, per quel che poteva, dal bambino.
Questi in verità, non fu mai trattato come un servo dal giovane, ma piuttosto come un amico.
L'anno, così, trascorse rapido e al suo scadere il bambino fu libero di tornare da suo Padre.
Il giorno dopo fu proclamata un gara importante, quella della caccia al Capricorno d'Oro.
Un animale che abitava quei boschi e che appariva all'inizio delle stagioni lievi.
Catturarlo però era impossibile, poiché qualunque arma, lancia, freccia o spada che fosse, sembrava non potergli recare alcun danno.
I migliori cacciatori e i bracconieri più abili della regione giunsero per catturare il Capricorno d'Oro, senza però riuscire in tale impresa.
Alla caccia partecipò anche il giovane, armato solo del suo arco, col quale cacciava i caprioli e le lepri.
Quando però fu nel bosco vide sbucare da un cespuglio un bellissimo adolescente.
Al momento il giovane non notò nulla di particolare in lui, ma quello lo abbracciò e lo salutò calorosamente.
Il giovane gli chiese se si fossero mai conosciuti prima e l'adolescente gli svelò di essere il bambino che lui aveva vinto alla giostra come servo, ma trattato poi come amico.
Il giovane restò basito, poiché in solo giorno il bambino era diventato un adolescente.
Com'era possibile tutto ciò?
L'adolescente spiegò che il suo miglior amico era il Tempo e nulla al mondo, dopo l'Amore, vale quanto l'amicizia.
E da amico, poiché come tale il giovane l'aveva sempre trattato, ora l'adolescente si sdebitava.
Gli donò così un arco meraviglioso, come nessun armaiolo avrebbe potuto fabbricare mai, insieme a un dardo tutto d'oro.
“Quando vedrai il Capricorno d'Oro, colpiscilo con questo dardo e l'incantesimo sarà spezzato.” Disse l'adolescente, per poi svanire nel bosco.
Un attimo dopo dalla vegetazione sbucò proprio il Capricorno d'Oro e il giovane subito mirò e scoccò la freccia d'oro.
Colpito il pieno, il Capricorno cominciò a correre e più correva, più una polvere d'oro iniziò a staccarsi dal suo corpo, fino a quando da questa incredibile metamorfosi apparve una bellissima ragazza dai capelli chiari.
Ella fu raggiunta dal giovane e raccontò di essere stata colpita dalla maledizione di una strega, poiché si era sempre rifiutata di credere al vero Amore.
E solo il dardo d'oro dell'arco di messere Amore avrebbe potuto rompere l'incanto.
Il giovane scoprì così che la giovane era la figlia di un gran conte, che l'aveva cercata a lungo.
Quando il giovane la riportò a casa, fu festa grande nel suo borgo e come premio, oltre a divenire cavaliere, sposò la ragazza dai capelli chiari.
La festa, dopo la cerimonia in chiesa, avvenne nel palazzo del conte, dove troneggiava una bellissima statua, raffigurante Amore che batteva il superbo Apollo.
E guardando il dipinto il giovane riconobbe nel volto di Amore il ragazzino divenuto poi adolescente
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso   Rispondi citando