Il naufrago insistette nei suoi lamenti, arrivando anche a formulare parole più chiare e comprensibili.
"Credo stia per riprendere i sensi..." disse il nonno a Marin "... forse dovresti andare a dargli un'occhiata, magari si sta davvero svegliando."
"Per adesso non ho molti indizzi, madama, ma ho un punto di partenza." Disse Alphy a Sunis. "Si tratta degli studi di uno scienziato, un certo professor Dominus Robertestein, che per una qualche ragione che ancora non conosco pare abbia attirato l'attenzione della setta. A questo punto è di fondamentale importanza scoprire su cosa si basavano gli studi di Robertstein."
Venturi guardò Britty negli occhi.
"Solo per aver letto questo libro" disse lui alla ragazza "voi avete dubitato che io sia un gentiluomo, immaginate dunque cosa potreste pensare se io vi rivelassi la mia vera attività." Con un leggero sorriso.
"Si, sono Cattolico" disse Robertestein a Blangey "ma sono anche uno studioso e da Galilei in poi la scienza ha imboccato una strada diversa dalla Fede Religiosa. Quest'ultima serve l'anima e ricerca la Salvezza, mentre la prima aiuta l'uomo a conoscre i segreti del mondo e dell'universo, mia cara. Ma questa distinzione per mio nonno non esisteva e per questo ha fallito, come uomo e come scienziato."
Blangey comprese di non poter spingere lo studioso a rivedere i suoi preconcetti e così si sedette per leggere da sè quel libro.
L'introduzione al primo capitolo così diceva:
"Io, Dominus Robertstein, stanco delle sofferenze e del dolore provato da ogni mio simile sin dalla notte dei tempi, compio questa ricerca, torica e pratica, per scoprire e svelare l'origine della miserevole condizione umana, alla quale è stato condannato l'intero genere umano a causa della debolezza che portò i nostri progenitori nel Giardino dell'Eden a peccare agli occhi del Signore."