"Purtroppo" disse il naufrago a Marin "viaggiare per mare è come sfidare le avversità della vita. E' dai tempi del Diluvio che ogni demonio si cela nel moto infinito delle acque." Fissando la ragazza.
Aveva gli occhi chiari Carlos, trasparenti e profondi, con un che di sofferente accentuato dall'espressione provata e malinconica per la cattiva sorte del suo ultimo viaggio.
Fuori la notte si avviava velocemente verso il suo crepuscolo, con le prime stelle del cielo prossime a sparire con l'incedere dell'aurora.
Blangey aveva letto quella pagina, così carica di parole arcaiche, impenetrabili.
"Non lo so..." disse perplesso Robertstein, tenendo la sua assistente seduta sulle gambe e con la schiena contro il suo petto "... mio nonno era un uomo molto strano, austero e persino misterioso... forse negli ultimi anni si era ammattito, probabilmente gli studi e le delusioni per le critiche del mondo accademico l'avevano spinto a una qualche forma di depressione..." accarezzando la mano della donna in un gesto intimo e confidenziale "... anche se non conoscevo questa tendenza di mi nonno verso i complotti..." pensieroso.
Sunis si ritirò nei suoi alloggi e fu raggiunta poco dopo dai suoi 2 assistenti.
Smaley era il più sveglio, un tipo magro ed alto, non certo bello ma comunque argusto e a suo modo anche geniale.
Aveva sempre la tendenza a guardare con occhi vogliosi la bella padrona e ciò motvava ogni sua invenzione o lavoro.
Tadd invece era forzuto e poco intelligente, con il suo aspetto tarchiato e non certo gradevole, ma fidato e sempre agli ordini di Sunis.
"Agli ordini, lady Sunis." Arrivando in coro i 2 uomini.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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