"Si, posso immaginarlo." Disse Carlos a Marin.
La ragazza portò via piatti e posati, mentre il chiarore dell'alba cominciava a rischiarare l'orizzonte verso cui guardava la luce del faro.
Al mattino, quando il Sole aveva lasciato la linea dell'Oriente, Carlos si alzò dal letto, nonostante ancora qualche lieve acciacco, raggiungendo una delle finestre per guardare il mare.
Il nonno di Marin era già sceso sul molo e il naufrago lo raggiunse poco dopo.
"Vedo siete già in piedi, bene." Il vecchio.
"Si, mi sento meglio, grazie a voi e a vostra nipote." Sorridendo Carlos.
"E' morto anni fa, solo e dimenticato." Disse Robertstein a Blangey.
Tuttavia le parole della sua assistente avevano lasciato dell'inquietudine in lui.
Infatti, per quanto odiasse suo nonno, il brillante scienziato non poteva non porsi delle domande.
Chi aveva fatto arrivare quel libro a casa loro?
E per quale motivo.
Intanto il chiarore dell'aurora cominciava a illuminare le tendine abbassate della stanza.
"Per favore, continua a leggere." Lui all'assistente, fissandola mentre lei gli accarezzava il viso dai bei lineamenti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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