Constatai che Venturi non fosse in stanza con me, e non era propriamente un male. Dopo i recenti avvenimenti, passare qualche attimo da sola, con le luci del giorno a circondarmi, mi faceva stare bene.
Su un tavolino, notai il libro che l’uomo stava leggendo.
Senza pensarci due volte, lo presi e iniziai a sfogliarlo. Me ne pentii subito, perché comunque non erano miei diritti frugare tra le cose private di una persona, ma avevo bisogno di sapere!
Stetti anche attenta alla porta di ingresso. Mai avrei voluto che Venturi mi beccasse a ficcanasare.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
|