Malvan era sorpreso, stranito.
Guardava fissa Marin, poi entrò nella cabina e si guardò intorno.
"Voglio sapere" disse voltandosi verso di lei "come sei salita a bordo. E dov'è finita Isabel? Ma soprattutto... tu chi diavolo sei?"
"Si..." disse Robertstein a Blangey entrando nel laboratorio "... credo... si, credo che questo laboratorio possa essere stato dimio nonno..."
C'erano bottiglie, fiale, alambicchi, bilancine e ogni genere di contenitore in vetro.
In ogni angolo di quel laboratorio c'erano macchinari e strumenti vari, ognuno con specifiche caratteristiche.
A un tratto lo studioso vide degli appunti lasciari accanto a degli alambicchi.
"Sono scritti di mio nonno..." prendendoli lui "... appunti... annotazioni... commenti... si, è il frutto del suo lavoro..." leggendoli come rapito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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