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Vecchio 05-06-2010, 01.48.28   #762
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Cavaliere25, eludendo le guardie, riuscì ad abbandonare il castello.
Penetrò allora sempre più nella selva, fino a quando udì una vivace melodia.
Si accorse allora che qualcuno veniva verso di lui.
Era il menestrello che aveva servito Guisgard come scudiero al torneo dell'Amore Ritrovato.
"Giovane viandante, ti porgo il mio saluto!
Arrivo ora dal torneo più bello mai veduto!"
Disse il menestrello e poi aggiunse:
"Cosa cerchi in questa desolata e buia selva?
Non temi di incontrar briganti o qualche belva?"



Raimbow intanto era in quella misteriosa sala insieme al giovane Anaclerio.
"Colui a cui era destinato questo sarcofago" disse Anaclerio "è troppo nobile e grande per poter essere imprigionato! Chi edificò questo malefico castello si illuse di catturarlo... ma nessuno può imprigionare messer Amore!"
Fissò per qualche istante Raimbow e poi aggiunse:
"Ora andiamo nella sala grande... al drago stanno per essere sciolte le catene..."



Nel frattempo, nella stanza di Hastatus, entrarono all'improvviso 4 guardie armate.
"Milor..." disse una di quelle guardie "... preparatevi a seguirci nella sala grande, dove vi attende il nostro signore. Le vostre armi sono in nostro possesso, quindi vi consiglio di obbedire senza fare scherzi!"



Intanto, la carrozza su cui viaggiava Talia, attraversava la selva proprio mentre il Sole, da poco sorto, cominciava ad invadere ed illuminare ogni passo ed ogni zona.
La ragazza era accompagnata da 7 avvenenti ancelle, mentre il cocchiere spronava i cavalli per mantenere sempre la stessa velocità.
E le ancelle, fissando Talia, sorridevano maliziose.
"Milady..." cominciò a dire, una volta vinta la timidezza, una di loro a Talia "... perdonate, ma abbiamo saputo che nel posto in cui siete diretta vi attende un nobile uomo che voi amate grandemente... è vero?"
Intanto, la carrozza, era giunta ormai sotto le mura del Castello del Doloroso Amore.
Ed appena una delle sentinella la vide, accertatosi dell'identità dei suoi passeggeri, diede ordine di abassare il ponte.



Elisabeth, nel frattempo, vagava in quel luogo sempre più indefinito ed etereo.
E più si avvicinava a quella luce, più una serie di immagini cominciava ad attraversare la sua mente.
E così si rivide bambina, sulle bianche scogliere, dove si infrangevano le schiumose onde.
Vide poi se stessa come fanciulla prima e donna poi.
Insomma, era come se la sua intera esistenza stesse scorrendo davanti a sè.
"Quella luce" disse il fanciullo dai biondi capelli "potrebbe essere ciò che cerchi... o forse un nuovo ed ennesimo incanto di questo luogo... sii accorta ad ogni tuo passo... non sai cosa ti aspetta oltre quella luce..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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