Abigail lasciò la sua camera e iniziò a esplorare il castello.
La sensazione tetra si confermò in pieno, con lunghi corridoi avvolti da una cupa penombra e da un buio imenetrabile, dove angoli e porte sembravano acquistare un asptto vago e inquietante.
C'erano poche candele e pochissime lampade, molte delle quali non avevano più l'olio per essere accese e ciò rendeva ancora più insistente il dominio delle tenebre sulla luce in quel luogo.
Nei corridoi e sulle scale vi erano diversi dipinti e ritratti, su cui apparvano nature morte, scene bucoliche che parevano però celare un che di misterioso e primordiale, oltre che volti e figure rese indistinte dal tempo e dall'abbandono.
Molte finestre poi avevano i cardini allentati o consumati, il che le rendeva poco stabili e scricchiolanti, diffondendo rumori e cigolii sinstri in quel chiaroscuro informe.
Ad un tratto Abigal, mentre si aggirava fra corridoi e scalinate, iniziò ad avvertire una strana sensazione, come se qualcuno la osservasse e la seguisse.
Un istante dopo le parve di sentire dei passi dietro di lei, provenire dal buio intorno a lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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