A ogni passo Abigail sentiva scricchiolii, cigolii e sibili indefiniti, mentre il rumore di passi dietro di lei si percepivano chiaramente.
La ragazza si voltò di scatto, ma non vide nessuno.
La candela che aveva con sè bruciava velocemente.
Da un vetro rotto si udì il lamento del vento che sibilava fra le murature, ma poi ad Abigail parve di sentire altro.
Come le risate di alcuni bambini che giocavano e correvano nel buio circostante.
"Abigail..." disse in un sussuro la voce di un bambino.
Poi il pianto di quel bambino.
Di nuovo il rumore di passi intorno a lei.
In qul momento la luce della sua candela illuminò un inquietante ritratto.
"Abigail..." ancora il bambino.
"Signora..." all'improvviso il domestico, arrivando dal buio "... la cena è pronta per essere servita." Restando sotto il misterioso ritratto.