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Vecchio 03-05-2022, 18.49.20   #479
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Quella figura se ne stava immobile, nel chiaroscuro della sera stellata, a fissare la Mentitrice e Malvan.
Più la donna guardava quella sagoma e più le sembrava che fosse totalmente diversa dagli altri a bordo.
Malvan non si era accorto di quella presenza e fissava invece il mare con sguardo pensieroso, forse per via dei topi a bordo.




Abigail finì di cenare e si ritirò nella sua camera.
Un silenzio cupo avvolgeva il castello.
Tittavia, nonostante l'inquietudine la fatica del viaggio si fece sentire e la ragazza si addormentò poco dopo.

La brughiera appariva vasta, selvaggia e intrisa di mistero.
Alle disordinate chiazze verdi disseminate ovunque, tra dossi e fossati, comparivano di quando in quando antichi ruderi consumati dal Tempo, unica testimonianza di epoche remore e civiltà dimenticate sorte e svanite eoni fa in quel luogo.
Il vento soffiava inquieto e orgoglioso, sferzando le come delle robuste querce quasi a voler ricordare il dominio del Cielo sulla materia che compone il mondo.
Abigail era presso un ruscelletto che scorreva plagido fra arbusti e rocce amnantate di muschio, dall'acqua fresca e guizzante.
A un tratto udì un nutrito e lo vide.
Galoppava piano e in un attimo era presso di lei.
Smontò da cavallo e restò davanti alla giovane.
Era alto e slanciato, dai lunghi capelli corvino, la carnagione oltremodo chiara e gli occhi di un azzurro profondo, quasi ipnotico.
La camicia era bianca e candida, i pantaloni scuri e stretti in alti stivali in cuoio nero.
"Ti stavo cercando." Disse. "E so che anche i tuoi familiari ti stanno cercando. Vieni..." quasi come fosse un ordine, ma con un tono in realtà solo virile.
Abigail lo seguì e i 2 fecero l'amore all'ombra di un alto noce, con un ardore e un impeto che la ragazza non aveva mai provato.


Il rintocco dell'orologio la svegliò di colpo, destandola da quel sogno.
Erano le 8.00 del mattino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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