Il baule era di un legno pregiato, forse sandalo e trattato con qualche olio particolare, segno che proveniva da un esotico viaggio.
Abigail aprì il baule e all'interno vi trovò diversi abiti, tutti fatti con sete pregevolissime, dai colori sempre diversi, raffinatissimi ed eleganti, con alcuni anche molto sensuali, alla moda delle principesse del Catai, del Gipango e delle isole orientali.
Oltre agli abiti la ragazza tovò nel baule anche dei gioielli, tutti formati dalle pietre più preziose e ricercate dalle carovane e dai mercanti tra gli Urali e gli altopiani oltre le steppe tartare.
Infine, sul fondo del baule, Abigail trovò un sacchettino, dentro il quale vi era conservato un monile dall'asptto molto curioso.
Non aveva pietre preziose, nè perle, nè oro e neppure argento.
Sembrava una sorta di talismano, dall'aspetto antico e nel sacchetto, intorno al ciondolo, vi erano delle rose scure.