Marin decise di sbucare dalla folta vegetazione per avvicinarsi a quegli uomini.
Il più vicino era un nero, impegnato a montare la una tenda.
"Ungaku." Disse nel suo dialetto. "Ungaku, napote ishka." Gesticolandoverso la ragazza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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