"No, aspetta..." disse Robertstein a Blangey "... meglio conservare il tuo potere, visto non è infinito... seguimi e sii prudente..." così lo studioso oltrepassò la porta, seguito dalla sua assistente.
Si ritrovarono così in una stanza arredata in perfetto stile Taddeiano, con richiami pomposi e neoclassici, di un'eleganza ostentata e da un'armonia volta all'edoismo più marcato.
Al centro di qusta stanza così lussuosa e pomposa, stava uno stranissimo oggetto.
Vagamente ricordava una poltrona, ma dall'aspetto bizzarro, difficilmente inquadrabile in uno stile o in un genere conosciuti.