Finito il pranzo, la spedizione si rimise in cammino.
Il Sole picchiava forte, l'aria era carica di umidità e la vegetazione gigantesca rendeva difficile avanzare nella jungla tropicale.
Marin e gli altri si addentravano sempre più in quel regno sconosciuto, dove tutto sembrava straordinariamente grande.
La ragazza continuava a sentire quel vuoto lasciato dal silenzio dei tamburi.
Era strano, innaturale.
Ma poi, all'improvviso, si udirono dei nitriti e poi si videro dei cavalli in lontananza.
Cavalcavano verso di loro ed erano montati da qualcuno.
Robertstein sorrise a Blangey.
"Magari fossi un Arciduca." Disse sospirando. "Vediamo un pò..." guardando il pannello "... proviamo a inserire coordinate sconosciute... di rotte nai battute... diciamo oltre i tropici..." digitando sui tasti.
A quel punto lui e la sua assistente entrarono nella macchina e si sedettero.
A quel punto il disco della macchina cominciò a ruotare e infiniti colori apparvero intorno a loro.