"Certo, madama." Disse con un inchino l'uomo incappucciato. "E ditemi... come si chiama il vostro innamorato? O il vostro spasimante? Così che io possa ideare una canzone per voi 2, madama." A Sunis.
"No no, io detesto il caldo" disse Robertstein a Blangey mentre si sistemava su qulla strana macchina "ma le rotte verso i tropici oggi sono le più sconosciute, mia cara."
Un attimo dopo azionò la macchina.
Un turbinio di colori, di riflessi e di sfolgorii policromi presero a girare sempre più velocemente intorno a loro.
Blangey si sentì come schiacciata dall'aria pesante, quasi che un vento misterioso nello spazio tempo soffiasse con un vigore innaturale per portarla via.
Infinite immagini iniziarono a vorticare intorno a lei, come le velocissime sequenze di immense pagine di libri illustrati dalla percezione della fantasia.
Fu costretta a chiudere gli occhi, fino a quando tutto cessò e il torpore del Sole, seguito dal canto degli uccelli, si posò intorno a lei.
Misteriose e lontane figure apparvero sui loro cavalli in lontananza, per poi raggiungere il gruppo velocemente.
Skylar e i suoi compagni non fecero in tempo a mirare con iloro fucili che si ritrovarono circondati.
E con loro anche Marin.
Ma la sorpresa di tutti loro fu grande quando videro che in sella ai cavalli c'erano delle creature con fattezze di scimmie.
Ed erano armate.