Il paesaggio era mutato in fetta, quasi in modo improvviso.
Quelle case scavate nel terreno apparivano caratteristiche, persino bizzarre.
"No, non conosco questo posto." Disse lo zio ad Abigail. "Andiamo a dare un'occhiata.
I 2 con i loro cavalli raggiunsero così quel borgo, scoprendo però che era avvolto da un profondo e innaturale silenzio.
Le strade infatti erano vuote, le porte delle case e delle botteghe chiuse, serrate, com se nessuno vivesse più in quel luogo.
Eppure tutto era curato.
Le case infatti apparivano dipinte, con i giardini e gli orti ben curati e coltivati.
Persino i vetri delle finestre sembravo essere stati lavati da poco.
"Che luogo strano..." mormorò lo zio di Abigail.
In breve le scimmie immobilizzarono i membri della spedizione, legando loro le mani, per poi costringerli ad andare con loro.
Le scimmie sui loro cavalli, i prigionieri a piedi, sotto il Sole.
"Dove diavolo" disse a bassa voce Pablos rivolto agli altri suoi compagni "ci staranno portando?"
"Piuttosto mi chiedo chi diavolo siano..." Skylar.
"Sono scimmie, animali..." mormorò Garrison, con Marin accanto a lui.
Il menestrello intonò così una canzone per Sunis.
Quelle note però subito parvero familiari all'avventuriera.
aveva già sentito quella musica.
Una volta, mentre cenava romanticamente con Don Fan Fan sulla sua barca.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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