Con indosso canottiera e jeans, Britty lasciò la sua suite e raggiunse il campo da golf dell'hotel.
Qui la giovane diva trovò Burl, un uomo di mezz'età magro, quasi scarno, perennemente spettinato e con un ghigno fissato sul viso.
"Mia cara..." disse con fare teatrale nel guardar Britty "... sei la nuova Nausicaa che scuote la memoria di Ulisse... sei la Dafne inseguita da Apollo e da tutti i suoi sogni... sei Erminia perduta fra i pastori e capace, come Circe, di mutarli in uomini ai tuoi piedi." Baciandole la mano col suo fare eccentrico e naif.
"Grazie, dottoressa." Disse sorridendo e più rilassato Joe. "Grazie, il mondo le sarà grato, dottoressa." Asciugandosi il sudore e fissando Marin.
Ernest guardò la tavoletta e subito sgranò gli occhi.
"Blagey, hai trovato qualcosa di incredibile..." disse sedendosi e prendendo una grossa lente d'ingrandimento "... periodo Sannis antico... direi così a occhio 3000/2900 a.C. almeno... io non sono in grado di decifrare l'iscrizione ma so chi potrebbe riuscirci..." subito prese il cellulare e chiamò un collega.
Dopo circa una ventina di minuti arrivò un uomo anziano, dall'aspetto bonario e minuto.
Si trattava del professor Stepain, uno dei più esperti conoscitori della civiltà Sannis.
Ernest gli parlò della tavoletta e poi gli mostrò il reperto, sul quale il vecchio archeologo portò subito la sua attenzione.
"Ecco cosa dice l'iscrizione sulla tavoletta..." mormorò il vecchio Stepain.
E lesse:
"Quando Adamo fu cacciato e cadde dai cieli ci diede in pasto il Frutto Proibito che rese pesanti i nostri corpi, portando fatica e sofferenza. Quando le stelle di Asur caddero dai cieli scese il serpente, maledetto che insegnò ai figli rinnegati Ar di non credere più."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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