Repressi un risolino compiaciuto all'idea che un prof di letteratura conoscesse i miei libri, apprezzati per lo più da ragazzi, o appassionati di fantascienza, ma che difficilmente (se non mai) venivano studiati a scuola.
Ma dopotutto, la cosa mi intrigava parecchio, questa cosa del controllo mentale era anche presente in uno dei miei libri, e per quanto fosse inquietante mi resi conto che non potevo negare che l'idea mi stuzzicasse anche per sviluppare qualche trama futura.
Ma, naturalmente, mi guardai bene dal dirlo.
"Accidenti, è terribile..." mi sforzai di sembrare empatica, come avevo ormai imparato a fare.
"Dimmi come posso aiutarti!" gli chiesi, seria.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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