Si sentiva ancora l'eco del fucile di Fellay nell'aria, il che spaventò ancora di più quei selvaggi, finiti inginocchiati davanti al gruppo di Marin e gli altri.
"Waku tumpa ineko..." disse uno di quelli, visibilmente spaventato.
"Forse siamo riusciti a impressionarli..." sottovoce Fellay agli altri "... anche se non ho idea di cosa stia parlando quel selvaggio..."
"Pensavo che lei conoscesse tutti i dialetti di queste latitudini." Mormorò pianissimo Bret, che teneva stretta la mano di Marin nella sua.
"Qualunque idioma parlino questi selvaggi" sempre a bassavoce Fellay "nessuno al mondo penso possa comprenderlo."
"Sta dicendo che abbiamo scovato una tribù sconosciuta?" Laudrup.
"Più o meno." Annuì Fellay, per poi voltarsi a guardare i selvaggi inginocchiati. "Voi!" Con tono imperioso a quegli uomini tribali. "Siamo dei giunti dal cielo! So che non potete essere degni di capirci, ma portateci dal vostro capo!" Gesticolando, cercando così di farsi capire.
"Anko! Itto, anakunde!" Esclamò uno di quelli, per poi alzarsi e far segno al gruppo di seguirlo.
"Vuol farsi seguire." Fellay ai suoi compagni di viaggio. "Mi raccomando, prudenza..."
E così il gruppo seguì i selvaggi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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