Elisabeth riprese il suo cammino, seguita dal fedele pico.
Attraversata una stretta stradina, la donna si ritrovò davanti alla chiesetta.
Qui, seduta sui gradini del sacro edificio, c'era una vecchietta che faceva piccoli cestini intrecciando fili di paglia.
Fissò Elisabeth con un'espressione serena e distesa.
"Avete riavuto ciò che era vostro..." disse "... senza cuore non c'è vita..."
Nel frattempo, Cavaliere25 ed il menestrello, vagavano nella selva, in cerca della dama indicata da Guisgard.
Quando all'improvviso videro Polgara, accompagnata da Rufus.
Il menestrello si avvicinò e chiese:
"Milady, perdonate se ora il vostro nome domandiamo,
ma una dama da scortare in un maniero noi cerchiamo.
Il suo nome è Polgara e somiglia in tutto a voi, damigella.
Sir Guisgard cavaliere ci incaricò di cercare proprio quella!
Egli è partito per una misteriosa contrada e più non tornerà
e avendovi liberata dall'incanto, la parola data onorato avrà!"
Nel castello intanto, il Cavaliere Bianco aveva scatenato l'Inferno.
Ed ora si accingeva a sfidare Ermaus.
Talia gridava disperata e già sentiva la morte giungere nel suo cuore, mentre Raimbow la teneva stretta, come a volerle trasmettere tutta la forza della quale aveva bisogno.
Ermaus si lanciò contro il Cavaliere Bianco, tentando di colpirlo con un fendente.
Ma questi lo evitò e colpì Eramus, disarmandolo e spingendolo a terra.
Il Cavaliere Bianco allora puntò la spada contro la gola di Ermaus.
"E' finita per voi..." disse il Cavaliere Bianco "... non invocate misericordia, perchè non ne troverete!"
In quel momento però entrò nella sala il fanciullo dai biondi capelli.
"Frena la tua mano, cavaliere." Disse. "Per la vita di costui è già stato pagato un nobile pegno."
Il Cavaliere Bianco, nel vedere il fanciullo, rimise a posto la spada e chinò lievemente il capo, in segno di obbedienza.
"Chi sei tu... ragazzo?" Chiese sorpreso Ermaus. "Ti devo la vita... grazie..."
"Non dovete a me la vostra vita..." rispose il fanciullo "... ma a colei che ha dato la sua per la vostra. Non vi è tesoro più grande, sulla terra o nei mari, di una donna che ama sopra ad ogni cosa il proprio uomo. Siete fortunato..."
Ermaus corse allora ad abbracciare la sua Talia.
"Amore mio adorato... quando andasti via, svanirono tutti i miei sogni e sfiorirono tutti i miei desideri... il mio cuore pulsava ma io non vivevo veramente... ora però che sei tornata, io conosco di nuovo la vita... poichè tu sei il mio sogno più bello... un sogno che nessuno potrà mai portarmi via..."
E la baciò con passione.
Il fanciullo fissò Cembelus, il quale si inginocchiò e pianse amaramente.
Il Cavaliere Bianco allora estrasse la spada e si avvicinò al signore del Doloroso Amore.
"Fermo, cavaliere!" Gridò Llamrei. "Voi non siete Irrazionalità... il vostro nome è Istintività! Obbedite agli slanci del vostro cuore!"
A quelle parole, il Cavaliere Bianco rimise nel fodero la sua spada.
"Amore è vita, non è morte." Disse il fanciullo, per poi uscire dalla sala.
E con lui anche il Cavaliere Bianco lasciò il castello.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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