"...triste triste il destino del servo obbediente, tornato a cercare le antiche vestigia del suo Signore, in saloni inondati di musica e poesia, dove Bardi e Menestrelli allietavano ore felici e sconfinate, all'ombra di sguardi sospiranti che inseguivano paesi lontani e terre da sogno, dove i regni erano trapuntati di cobalto come manti celestisotto le stelle...polvere, decadenza e silenzio lasciano posto al nero focolare del camino dove turbinano i giorni di giubilo e le liete ore, quando il mio Signore, dispensatario di Gradale di benefica salvezza, era il primo tra i Poeti del Paese..."
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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