Proseguendo verso sud si erge il Castello di Sotto, documentato per la prima volta nell’anno 1360. Ad esso vi si accedeva dalla Pusterla secentesca cuspidata in cotto, fiancheggiata a ovest da un muro tardo cinquecentesco, merlato e curvo, detto Gironutto.
Anche in questo caso il palazzo si affaccia su un curato giardino ed un grande parco, ed è fiancheggiato da edifici agricoli, dall’ex scuderia porticata e dalla chiesetta di San Marco (1575), collocata poco fuori dalla Pusterla.
nteressante è l’ottocentesca ex pileria del riso appartenente al complesso del Castello di Sopra, ancora dotata di ruota, collocata a sud, verso il Castello di Sotto.
Perché interessante?
A questa pileria è legata la storia della nobildonna Rosa, figlia del barone Franz Kuhn von Kuhnenfeld, il quale rivestì diverse importanti cariche presso la corte imperiale asburgica. Nel 1878 costei sposò il conte Giulio Cesare di Strassoldo, dal quale ebbe due figli. Nel 1893 rimase purtroppo vedova all’età di 37 anni e così dovette, come si suol dire, “rimboccarsi le maniche”: dimostrando ottime abilità imprenditoriali, trasformò il vecchio mulino delle farine in riseria.
All’interno della riseria avveniva il processo di pilatura di tutto il riso proveniente dalle risaie italiane e destinato poi alle cucine della corte imperiale asburgica di Vienna, dove veniva preparato da cuochi italiani.