"Un momento!" Chiamò uno dei due. "Se vi fermerete qualche istante nessuno avrà di che lamentarsi, credeteci."
"Ora avvicinatevi e voltatevi..." ordinò con tono spiccio l'altro "... vogliamo solo guardarvi con attenzione. Poi potrete tornare dalla vostra padrona."
"Ehi, dico!" Urlò all'improvviso una voce alle loro spalle. "Non posso allontanarmi un momento che qualcuno cerca di rubarmi la serva!"
I due si voltarono di scatto.
"Chi siete voi?" Chiese Guisgard. "E cosa volete dalla mia servetta?"
"Questa giovane è la vostra serva?" Chiese uno dei due.
"Certo è mia!" Rispose infastidito Guisgard. "L'ho pagata anche tanto! Molto di più del suo reale valore! E mi infastidisce non poco quando qualcuno cerca di rubarmela!"
"State calmo, vogliamo solo..." tentò di dire l'altro.
"Al diavolo!" Lo interruppe Guisgard. "Lo so io cosa volete voi altri! Vedete una giovane sola e graziosa e pensate subito di poter fare i vostri comodi! Ma io non sono nato ieri! Non si fanno bagordi con i miei soldi! E se avete bollenti spiriti vi posso indicare io un bel posto dove sfogarli! Le case di piacere qui non mancano! Anzi, posso accompagnarvi io stesso a suon di pedate, s'intende!"
"Suvvia..." intervenne uno dei due "... non scaldatevi per niente! Se ci date la vostra parola di gentiluomo che questa è una vostra serva, allora per noi è tutto apposto."
"Per voi?" Ripetè Guisgard. "Per voi? Prima ci provate e poi pretendete che tutto si accomodi così? Volete la parola di un gentiluomo? Invece io vi darò una lezione che di gentile non ha nulla!"
"Calmatevi, messere!" Disse l'altro. "C'è stato solo uno sbaglio."
"No, il mio onore va salvato!" Gridò Guisgard. "E quando avrò finito con questi due, continuerò con te!" Gridò poi a Talia. "Anzi, ora fila subito a casa o comincio a frustarti qui in strada! Fila a casa!"
"Vi chiediamo ancora scusa per l'equivoco, signore." Disse uno dei due. "Ci siamo sbagliati. Vogliate ancora scusarci. Addio."
Ed entrambi ripresero il loro cammino, sparendo lungo la strada.
E nel vederli andar via così, Guisgard sorrise in maniera beffarda.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|