La notte vollero passarla tutti insieme, quindi Ewyn preparò le camere degli ospiti aiutata da Gisella.
Tommè e Dunn conversavano ormai da ore e quando si fece buio si armarono di tutto punto assieme a William.
Rimasero in silenzio mentre Sofia e le mogli dormivano profondamente nelle loro stanze.
William si posizionò fuori, sotto la finestra di Sofia; Tommè all'interno della casa, davanti alla porta d'ingresso e Dunn nella stanza delle mogli.
Le nuvole non facevano nemmeno intravvedere la luna e c'era un silenzio tombale.
"Non è tanto saggio stare da solo in una notte senza luna, non credete?" disse una voce.
"Chi siete?" chiese William voltandosi a destra e a sinistra.
"Chi sono io? vi interessa tanto saperlo giovanotto?" rispose ridendo.
"Si, voglio sapere chi siete e che cosa volete dalla ragazza che amo!" urlò William scatenando l'agitazione di Tommè e Dunn che uscirono dalla casa in fretta.
"Oh oh oh, non sei da solo giovane innamorato...c'è il mio vecchio amico con te..." rispose.
"Fatti vedere Nother, so che sei tu" disse Dunn guardando un punto fisso: l'aveva visto.
"Il tuo acuto sguardo da vampiro mortale non fallisce mai eh caro il mio Dunn?" disse avanzando lentamente e scoprendo il suo volto.
Aveva i capelli lunghi fino a metà schiena, la pelle bianca e lucente, gli occhi quasi bianchi talmente erano chiari e le labbra rosse e sottili.
"Lascia in pace mia figlia Nother, non avrete mai la sua anima, ne te, ne quel mostro di Sir Dagh!" urlò Dunn.
"Vuole la pietra...vuole quella pietra..." disse Nother sorridendo.
"Di quale pietra stai parlando?" chiese Dunn.
"Della pietra del Re, vi ricordate?" rispose Nother inclinando la testa.
"La pietra del Re non ce l'ho io Nother, la pietra è stata persa e ritrovata da Jasmine" disse.
Al nome Jasmine, Nother mostrò i denti.
"E poi cosa c'entra mia figlia con quella pietra?" chiese ancora Dunn.
"Per attivare il potere della pietra ci vuole un'anima pura e un corpo forte che possa reagire a quel potere; vostra figlia non si è ancora sposata, dico bene?" rispose Nother.
"No, ma succederà molto presto a quel punto non potrete far più niente!" disse Dunn sottolineando l'ultima parola.
Nother ringhiò e scomparve nel buio dicendo:
"Non è il nostro ultimo incontro questo!".
Il mattino seguente Sofia si risvegliò tra le braccia di William che le sorrideva dolcemente.
"Buongiorno mia splendida fata" disse baciandole la fronte.
"Buongiorno mio angelo, hai fatto la guardia su di me tutta la notte?" chiese Sofia accarezzandogli il volto.
"Si e farò la guardia su di te per tutta la vita, scaccerò via gli incubi e le paure, combatterò con il mattino per farti riposare di più, che ne dici?" rispose il ragazzo aprendosi in un sorriso.
Sofia sembrò commossa, si alzò a sedere e dopo aver abbracciato William, lo baciò con passione, tanto che i due cominciarono a coccolarsi almeno per mezz'ora.
Questo è quel che si dice amore; noi crediamo che la fedeltà sia tutto, ma le carezze? le parole? senza di esse non si andrebbe da nessuna parte e tutti, dentro di noi, sentiamo il bisogno di stringere qualcuno fra le braccia, di sussurrargli un "ti amo" al mattino e di non smettere mai di ripeterlo per tutto il giorno attraverso ogni mezzo di comunicazione.
Innamoratevi che fa tanto bene! :)