Sorrisi imbarazzata alle parole del cavaliere… era un tipo di persona che non conoscevo e talvolta mi coglieva alla sprovvista.
Tuttavia, appena lui si voltò per uscire, afferrai a caso una manciata di monete dalla borsa e la gettai in fretta nell’armadio al posto della spada che avevo preso: fuggire e ribellarsi era un conto, ma derubare della povera gente era un’altra faccenda e la mia coscienza non poteva esser d’accodo con questo.
Uscii in strada dietro di lui, ma qualcosa lo turbò… due individui stavano camminando verso di noi e, dalla sua espressione, mi parve che Guisgard li conoscesse. In quell’istante mi afferrò il braccio e iniziò a correre… correva tanto veloce che quasi faticavo a seguirlo.
Raggiungemmo un grande edificio in fondo alla via e qui ci fermammo a riprendere fiato, mi voltai e vidi che le due figure si erano accorte del nostro movimento e ci stavano inseguendo.
“Arrivano!” sussurrai a Guisgard “Che facciamo? Ci servirebbero dei cavalli…”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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