A quelle domande di Talia, Guisgard sentì una forte inquietudine nel cuore.
Il vento soffiava nei loro capelli facendoli sentire liberi, come forse non lo erano mai stati prima.
Forse per la prima volta il mondo sembrava volersi aprire con tutte le sue meraviglie ai loro occhi.
E in quel momento Guisgard avvertì ancor di più il contrasto tra quella sensazione di libertà e l'oppressione che invece generava la loro fuga.
"Milady..." cominciò a dire "... è giusto che voi sappiate..."
E dopo qualche istante continuò:
"C'è una taglia sulla mia testa... perchè ho ucciso un uomo. Talia... voi state cavalcando con un uomo che da tutti è ritenuto un assassino..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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