Bene, avevo un nuovo compagno di viaggio, ora era il momento di vedere se i conti li avevo fatti bene o erano stati un azzardo.
"Cavaliere, spero che il vostro cavallo non sia troppo stanco perchè dovremo galoppare per un po'. Il mio falco laggiù mi indica il luogo da raggiungere e di tempo n'è già stato sprecato troppo."
Diamante era felice di correre un po' ed io mi librai nell'aria.
Adoravo cavalcare, fin da bambina era il mio passatempo preferito e per un secondo i pensieri volarono alle colline delle mie terre, ai colori della lavanda in giugno, alle urla del mio precettore che mi rincorreva con i libri.
L'infanzia è il periodo più bello e spesso facciamo di tutto per abbandonarlo ed abbracciare un'età più matura, confidando nella realizzazione di sogni che raramente si avverano.
Il cavaliere mi stava dietro, beh come fisico e come bravura di cavallerizzo avevo scelto bene, vedremo come si comporterà nei possibili duelli.
Vedevo Rubenso, ecco stava scendendo verso di noi, fermai la corsa di Diamante e prosegui per un po' al trotto fino a quando vidi il limitare del bosco.
"Bene hanno attraversato il Bosco. Siamo praticamente al tramonto ed il bosco sembra molto fitto...Se non ricordo male dopo un breve tratto di apre una piccola radura, lì potremmo accendere un fuoco ed accamparci per la notte. Dormiremo a turno così da tenere vivo il fuoco e controllare lo spazio. Spero non abbiate paura del buio!" gli dissi con un sorriso malizioso. A guardarlo bene il profilo del volto non era poi così brutto, anzi i lineamenti erano gentili, caso raro per un soldato delle zone di Navarra.
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