"Cosa vi fa credere che non mi renda conto dell'incanto di questo luogo?" Chiese Guisgard restando a fissare il firmamento. "Da piccolo non facevo altro che sognare di andare via... i cavalieri, madonna Gloria, messere Amore... questi erano i miei sogni... ma poi, quando si cresce si comprendono e desiderano altre cose... il profumo dell'erba dopo un temporale, il cielo terso ed attraversato dal sibilo del vento, lo sguardo che si perde in un orizzonte che sembra infinito... ho giurato a me stesso che un giorno sarei tornato qui, per viverci con una donna speciale... ora invece giungo qui come un fuggitivo... senza sapere cosa mi accadrà domani..."
Guisgard aveva osservato Talia.
Si era accorto che qualcosa le aveva attraversato il cuore e lo sguardo.
Avrebbe voluto chiederle tante cose.
Ma saltò giù dalla staccionata e disse soltanto:
"Per voi è tardi, immagino... vi auguro una serena notte..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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