In quel momento Guisgard si sentì strano.
Provava ansia. Un'ansia profonda.
Ma sentiva anche una gran rabbia verso Iwan.
Ma la rabbia era mista ad un insolito malessere.
Qualcosa che lo rendeva malinconico.
Fissava Talia che camminava davanti a lui.
Era completamente bagnata ed aveva il capo chino.
Si avvicinò allora alla ragazza ed aprì il suo mantello, usandolo come protezione per riparare entrambi dalla pioggia.
"Perdonatemi, Talia..." cominciò a dire "... non avevo il diritto di fare ciò che ho fatto... vogliate scusarmi, vi assicuro sul mio onore che non accadrà mai più una cosa simile..."
E mentre diceva queste cose, le goccioline di pioggia battevano incessanti sul mantello.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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