Discussione: Fuga nel Crepuscolo
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 05-08-2010, 20.04.26   #498
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Cominciava ad albeggiare.
Le grandi e tempestose nuvole vagavano ora verso Oriente, lasciando un cielo sgombro e tinto di un vivace ed intenso rosato.
L'aria del mattino era fresca e rendeva limpido lo scenario che circondava il borgo.
La foschia e la nebbia erano svanite.
Ma non dal cuore di Guisgard.
Contrastanti sensazioni attraversavano il suo cuore ed il suo animo.
Echi di un passato lontano, dubbi, incertezze, desideri e sogni solo appena sussurrati.
Il cavaliere aveva trascorso la notte ad attendere che la Luna si affacciasse dalle alte ed impietose nuvole.
L'aveva cercata, chiamata, invocata, ma essa non aveva risposto al suo invito.
Una notte senza Luna e senza pace.
Ad un tratto Guisgard sentì dei passi.
"Sapevo che non avresti trascorso a casa questa notte."
"Tisson? Cosa ci fai qui?" Chiese Guisgard al suo amico.
"Non sai che il figlio del maniscalco si alza all'alba!" Rispose ridendo Tisson.
Guisgard sorrise.
"Raccoglierai davvero la sfida di Iwan?"
"Si..." rispose Guisgard fissando il Sole nascente "... avrei dovuto risolvere questa questione tempo fa..."
"Perchè ora?" Chiese Tisson. "Perchè ora che sei braccato? Hai altro a cui pensare!"
"No, risolverò prima questa faccenda."
"Io non ti capisco..."
"Lo so." Disse Guisgard. "Ma non posso farci niente."
"Lo fai per lei, vero?" Chiese Tisson. "Per quella ragazza?"
"Io e Iwan abbiamo un conto in sospeso da tempo... è giunto il momento di risolverlo."
"Sai, Iwan ha trascorso questi ultimi anni ad allenarsi intensamente..." disse Tisson "... proprio aspettando di potersi battere con te... è diventato molto abile..."
Guisgard per un momento non disse nulla.
"Tisson, ricordi tuo padre?"
"Si, che Dio l'abbia in gloria." Rispose Tisson.
"Bene... giura davanti alla sua anima... giura, amico mio..."
"Qualunque cosa per te..."
"Giura che se mi accadesse qualcosa..." continuò a dire Guisgard "... tu proteggerai Talia... giuramelo, Tisson! Giuramelo adesso!"
"Non dire queste cose..."
"Giuramelo su tuo padre!" Disse ancora Guisgard. "Giurami che veglierai sui miei zii e su di lei!"
"Lo giuro." Rispose Tisson. "Davanti all'anima di mio padre."
"Se stasera al tramonto io dovessi..." aggiunse Guisgard "... voglio che la mia salma arrivi al vescovo... così che nessuno verrà più a cercarmi quaggiù... e sarete tutti al sicuro..."



Intanto, a casa, la zia era preoccupata.
"Il nostro ragazzo ha trascorso fuori la notte..." disse al marito. "E' sempre stato troppo avventato!"
"Lascialo perdere..." rispose lo zio "... un uomo, certe volte, deve stare da solo..."
"E da quando fai questi discorsi, tu?"
"Tu pensa solo a preparargli qualcosa di buono per colazione..." aggiunse lui "... anche se dubito avrà molta fame..."
"Ora dove vai?" Chiese la zia.
"A preparare la legna per stasera..." rispose lui "... l'aria oggi è abbastanza freschina..."
Ed uscì.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso